venerdì 6 maggio 2011

L'amore ai tempi di Achille e di Vinicio


L’ultimo Album dell’artista Vinicio Capossela ha il mare come teatro di vita ma trova ispirazione negli abissi della letteratura, dove le citazioni sono dentro altre citazioni, come nell’abisso del Mito.
La canzone più dichiaratamente d’amore dell’Album è “La lancia del Pelide”, un canto lento intervallato da un lamento nostalgico di rituale matrice greca. Il Pelide è un rimando patronimico dell’omerico  Achille, figlio di Peleo. L’amore è una ferita, una malattia la cui guarigione è tutta nel segreto di una lancia. In pieno trionfo di una mitologia classica e romantica, Eros si abbraccia a Thanatos.





La lancia del Pelide
Magico dono
Per un verso ferisce, per l'altro guarisce
Lei sola lenisce le ferite che infligge.

Così sei tu,
Mia bella tu
Tu che puoi uccidermi e farmi risorgere
Non vale altra cura per le ferite che procuri tu..

La lancia del Pelide infuria in battaglia
Infiniti lutti adduce al suo tocco
Ma è unica a avere
Il magico dono
Di restituir la vita a chi l'ha tolta

Così sei tu,
Mia bella tu
Tu che puoi uccidermi o farmi risorgere
Come quella fenice è la ferita che procuri tu

Guariscimi ora
Tu sola hai la cura
Non vale che cerchi altrove consiglio e premura

Guariscimi ora
Tu che ne hai la cura
Il tuo amore è una lancia appuntita
Che può toglier la vita
Guariscimi amore,
Del male d'amore
Guariscimi ora,
Tu sola hai la cura

Ahhhh....

Tornerò a vita per te
Tornerà vita per noi..
Guariscimi amore
Dal male d'amore
Guariscimi ora
Tu che ne hai la cura

(dall'Abum Marinai, Profeti e Balene)










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