martedì 5 agosto 2025
ALLA STORICA LIBRERIA BOCCA LA MOSTRA DI LORENZO MARIA BOTTARI ISPIRATA ALLA POESIA DI GUIDO OLDANI
Un intreccio di celebrazioni alla storica libreria Boca di Milano: La celebrazione con annullo filatelico dei 250 anni della libreria, la mostra con le tele di Lorenzo Maria Bottari intitolata I Dodici mesi, ispirate ai versi inediti di Guido Oldani, ideatore del Realismo Terminale, movimento poetico al suo quindicesimo anno di attività e presenza. Anteprima di un calendario d'arte 2026 di prossima uscita, che vede in dialogo dialettico pittura e poesia. Le tele rimarranno in esposizione fino a tutto agosto 2025.
(Foto a.m.)-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
UN DIALETTICO DIALOGO TRA PITTURA E POESIA NELLA DIMENSIONE DEL CUORE IN UNO SPAZIO RICCO DI MEMORIA E ARTE---------------------------------------------------------------------------------------------------di Antonio Miredi---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nel cuore battente di Milano, sotto la volta ottocentesca della Galleria Vittorio Emanuele, c'è una soglia che somiglia più a un passaggio d'anima che a un negozio di libri: la Libreria Bocca. Fondata a Torino nel 1775 - ma su questa data Giorgio Lodetti continua a indagare con una appassionante ricerca storico-filologica - in quell'humus che fu culla di riforme illuministe e fervore tipografico. Un luogo in cu si vivono eventi, incontri e mostre.
In corso la mostra con le tele dell'artista Lorenzo Maria Bottari, ispirate alle poesie inedite di Guido Oldani. La mostra intitolala I dodici mesi si dispiega come un rito visivo di una anteprima, il Calendario d'Arte 2026 di prossima uscita. A confronto due poetiche diverse: Bottari riscrive la realtà attraverso una immaginazione mitica, debordante, sensuale e onirica, Oldani al contario ha una scrittura affilata, asciutta pronta a ribaltare la metafora smascherando il degrado sociale che viviamo. Come è stao possibile allora questo dialogo? Attraverso un costante e fedele confronto nel tempo cementato da stima e rispetto.
Ci sono incontri che sembrano destinati a incontrarsi. Non per una forzatura, non per una decisione calata dall'alto ma perché entrambi aprono un varco nella propria visione d'arte. Il Calendario 2026, annunciato in anteprima alla inaugurazione della Mosta, nasce da uno di questi incontri e confronti
Da una parte GUIDO Oldani, poeta del realismo terminale, che da anni scava nella materia del quotidiano – non per esaltarla, ma per smascherarla. La sua parola è una lama ferma che taglia i detriti della realtà contemporanea: gli oggetti, la pubblicità, il consumo, il linguaggio che ci manipola. La sua poesia non canta: evidenzia, interroga, espone. Eppure, proprio lì – nella cruda evidenza delle cose – si apre uno spiraglio. Il verso si fa etico, civile, ma senza retorica. È una voce che ci obbliga a vedere.
Dall’altra parte Lorenzo Maria Bottari, pittore visionario e cosmopolita, che agisce invece per espansione del visibile. Bottari non teme il colore, l’intensità, il sogno, il simbolo. La sua pittura è un flusso che trabocca: le figure, gli oggetti, le presenze oniriche che abitano le sue tele, sembrano venire da un territorio antico che modernamente però ci riguarda. Se Oldani taglia il reale, Bottari lo dilata. Se Oldani smaschera, Bottari trasfigura.
Eppure, nel calendario, si incontrano. Perché un calendario è un tempo da abitare, una mappa su cui imprimere segni, visioni, parole.
In queste dodici tappe, poesia e pittura non si spiegano, non si illustrano: si ascoltano.
In un’epoca in cui tutto passa in fretta, un calendario resiste per un tempo che ci chiede di restare. Di guardarci intorno con più coscienza, e forse anche con più sogno.
Due artisti, due sguardi.
Dodici mesi per imparare a vedere in maniera nuova con la mente e col cuore. ( Antonio Miredi)
GUIDO OLDANI (Foro Antonio Miredi)
Lorenzo Maria Bottari e Giorgio Lodetti
Debora Bottari mentre legge una poesia del poeta Guido Oldani (Foto a.m.)
Un angolo della Libreria Bocca coni quadretti dell'artista Anna Laura Cantone (foto Antonio Miredi)