giovedì 2 giugno 2011

Il Cristo morto di Mantegna accostato a Che Guevara


La 54esima esposizione della Biennale Arte di Venezia si apre a cura della svizzera Bice Curiger, che ha voluto intitolare il suo percorso di arte contemporanea ILLUMInazioni (doppio richiamo ai temi della luce-ragione e della globalizzazione del pianeta) e con il Padiglione Italia sotto la direzione del nostro Vittorio Sgarbi.
Non nuovo alle polemiche, il critico italiano ha operato una scelta di spiazzamento perchè ha condiviso la selezione delle opere con le scelte libere degli intellettuali che hanno aderito di partecipare, all'insegna del motto: "L'Arte non è Cosa Nostra"
L'idea iniziale di Sgarbi, stando alle informazioni della stampa giornalistica, in realtà al'inizio era ancora più provocatoria e si limitava alla scelta di accostare  due  sole opere: il famoso dipinto del Mantegna, "Il lamento sul Cristo morto" con la  cruda fotografia del rivoluzionaro Che Guevara, catturato ed ucciso.
Un modo per dileggiare, ancora una vlta,  l'Arte Contemporanea asservita solo alla logica del Mercato e ormai lontana da qualsiasi canone di Bellezza e  Verità?
Nienet affatto. L'accostamento, da un punto di vista artistico, ha una intrinseca forza espressiva oltre che simbolica. Al punto che non è neanche un'idea originale ma una sorta di Archetipo, un' idea platonica scivolata  attraverso la comunicazione di massa nell'immaginario collettivo vissuto da tutti coloro, me compreso in tempi meno recenti, che hanno visto entrambe le figure, provando emozione e commozione.
La valenza artistica che fa da legame a questo accostamento apparentemente arbitrario o persino blasfemo, è il sentimento ormai dimenticato della Pietas. Un concetto, se lo vogliamo riportare alla sua autentica  antica matrice linguistica, gravido di qualcosa di irrimediabilmente oggi perduto: la profondità di un rispetto  e di una devozione al contempo umana e religiosa.
 (Antonio Miredi)



Andrea Mantegna, Lamento sul Cristo morto, il capolavoro che merita una visita esclusiva a Milano alla Pinacoteca di Brera.




  Che Guevara morto 1967    Bolivia (Vallegrande) - foto Freddy Alborta

.

Nessun commento:

Posta un commento