mercoledì 1 giugno 2011

Capolavori a meno di un caffè


I Grandi quotidiani nazionali  più volte ci offrono la bella occasione di formarsi una Biblioteca familiare con i capolavori della Letteratura Universale, e ad un prezzo davvero speciale: il costo di appena un caffè preso velocemente al banco di un bar!
Il quotidiano la Repubblica ha aperto l'iniziativa della collana di capolavori della Narrativa con il lungo racconto La LINEA D'OMBRA di Joseph Conrad. Una storia di formazione ed educazione alla vita vissuta con l'avventura del mare.
La novità di questa collana,  con titoli già altre volte fatti uscire insieme al quotidiano, risulta  la scelta vincente di arricchire l'opera letteraria con le introduzioni  inedite degli scrittori più amati di oggi. A presentare il capolavoro di Conrad è Roberto Saviano, conosciuto  più come coraggioso  testimone civile che autentico talento letterario. Saviano ha invece una felicie sapienza letteraria come dimostrano le sue belle pagine di apertura al libro.

"Spesso un libro ti sceglie, non lo scegli tu.Te lo trovi lì  dinanzi al naso, magaria a buon prezzo, e lo compri. O ti arriva  tra le mani come regalo. Ma quando lo apri senza aspettarti nulla, ti accade che dalle sue pagine ti venga incontro qualcosa che sembra scritto apposta per te in quel momento.
E infatti il libro che rileggi non è mai lo stesso. Non è la stessa cosa leggere un libro a vent'anni o a cinquanta, mentre sei in guerra o in pace, se dentro di te porti un tormento o sei sereno, se rubi la lettura di nascosto o se leggi sdraiato su un  prato con il sole coperto dalle pagine. Un testo è necessariamente una mistura tra l'inchuiostro visibile versato sulla pagina  e quello che prende forma attraverso i tuoi occhi e depositandosi nell'anima..."

(dal'introduzione di Roberto Saviano a Conrad, La linea d'omra, La Biblioteca di La Repubblica)

 la copertina del libro nella lingua originale inglese





LE PRIME  RIGHE:

"Solo i giovani hanno di questi momenti. Non intendo dire i giovanissimi. No. i giovanissimi, per esssere esatti, non hanno momenti. E' privilegio della prima gioventù vivere in anticipo sui propri giorni, nella bella continuità di speranze che non conosce pause nè introspezione.
Uno chiude dietro di sè il cancellettto della fanciullezza - ed entra in un giardino incantato..."

Joseph Conrad, La linea d'ombra, traduzione di Flavia  Marenco

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