domenica 15 maggio 2011

Libri d'Italia ma l'Italia non legge

A parte gli affollati incontri con gli Autori e Pesonaggi più conosciuti, gli spazi delle Case Editrici, la mostra all'Oval, in occasione del Salone Internazionale del Libro a Torino, "1861-2011.L'Italia dei Libri", è sicuramente una importante riflessione anche visiva su una stora del notro Paese attraverso le pagine stampate. Pagine che hanno poi ispirato altre  opere artistiche, azioni, visioni...
Un percorso volutamente liberamente confuso, dove si intrecciano cinque temi: i 150 Grandi Libri, i 15 Super Libri, i 15 personaggi, gi Editori, i Fenomeni Editoriali.
Granfi suggestive fotografie, schede informative, giudizi letterari, curiosità, l'emozione di poter vedere le prime copie e copertine di un libro, oggetti-simboli e anche la bella occasione di ascoltare attraverso totem installati,
audiopillole letterarie realizzate da Radio 24.  Attraverso infine lo spazio curato dalla Telecom l'avventura proiettata nel futuro del libro digitale e un gioco sul sedicesimo libro, quello "del cuore" che il Comitato preposta alla scelta dei Super 15 ha "dimenticato".
Una unica amarezza: nel 1861 l'Italia aveva il 70% di analfabeti, oggi il suo mercato editoriale è il settimo a livello mondiale,  e con una vivacità e creatività in grado di essere vero fiore all'occhiello dell'Arte e della Cultura, e tuttavia...ancora parafrasando D'Azeglio, Fatta l'Italia bisogna fare ancora gli italiani lettori.
Antonio Miredi


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