"Noi siamo quello che mangiamo. Noi
siamo quello che abitiamo"
SLOW FOOD e TERRA
MADRE festeggiano
rispettivamente i 30 e 20 anni invadendo Torino, dal Parco del Valentino a
Piazza Castello.
Il cibo declinato in tutti i modi lungo la circonferenza della Terra.
Il cibo declinato in tutti i modi lungo la circonferenza della Terra.
© photo Antonio Miredi, Torino, Castello del Valentino
Una vera
invasione del cibo, da tutto il mondo, con i suoi sapori, le sue particolari
caratteristiche, le sue possibili problematiche e necessità.
Il cibo
declinato in tutti i modi, come cibo stesso innanzitutto, e come cultura nel
suo ampio spettro di significati ed espressioni linguistiche: L'Arte,
l'Antropologia, l'Ecologia della Terra.
Mostre.
dibattiti, conferenze, forum e ancora presidi, degustazioni negli stand
regionali ed internazionali.
Il tutto
soprattutto nell'area del grande Parco del Valentino, fino ad arrivare a Piazza
Castello, altro fulcro della importante manifestazione
internazionale che rende ancora una volta la città subalpina vero
laboratorio e osservatorio permanente, proiettandola in una progettualità che
può essere presa come esempio e stimolo.
Un modo anche
per risarcire Torino dalla recente ferita legata alla perdita del suo Salone
internazionale del Libro, nodo ancora irrisolto.
L'uscire dal
chiuso del Lingotto, dove la manifestazione legata al cibo veniva svolta, pare
un esperimento ed occasione vincente e quindi da ripetere i prossimi anni.
Naturalmente con nuove sorprese e novità, perché Slow Food e Terra Madre in
questi anni sono stati protagonisti di un altro modo di vivere e pensare il
cibo e il pianeta in cui viviamo e che lasciamo in eredità.
(antonio miredi)
www.salonedelgusto.com/it/
(antonio miredi)
www.salonedelgusto.com/it/
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