venerdì 29 aprile 2011
L'Angelo ferito-risvolto di copertina
Il mondo degli dei vive un tempo senza tempo perchè, come ha scritto Salustio, le cose narrate non sono mai avvenute e tuttavia sono sempre. Alla maniera di una maschera, volto senza volto, che cela e rivela.
Oltre le varianti e le apparenti contraddizioni, la verità di un mito è da ricercarsi nella forza dell'archetipo, in grado di sopravvivere alla realtà effimera della storia.
L'Angelo ferito risveglia il mondo oscuro ed enigmatico nascosto dentro la luminosa energia dei miti, disvelando il rimosso e l'interdetto rintracciato nelle fonti.
L'originalità del libro, aperto alle contaminazioni della narrazione filologica, dell'analisi e di una leggera invenzione, si precisa però in una sorprendente intuizione: le figure sono maschere sovrapponibili di una unica, più intima e profonda figura.
Dietro Adone è cioè possibile scorgere Narciso e dietro Narciso vedere Orfeo e dietro Orfeo riconoscere Prometeo e dietro di lui spiare Edipo e dietro Edipo trovare incredibilmente Ermes, prima di arrivare al doppio di un Apollo-Dioniso, la cui maschera si presenta come la più trasparente e necessaria.
La figura ch alla fine si scopre è quella del poeta, visto con sguardo moderno attraverso l'immagine di un angelo ferito.
Una intuizione troppo azzardata? Forse, per le leggi di una Accademia non certo per quelle di un Parnso.
Antonio Miredi, L'Angelo ferito: Le maschere del Poeta (Adone-Narciso-OrfeoPrometeo-Edipo-Ermes-ApolloDioniso) Omega Edizioni 2004
In copertina: Hugo Simberg, The Wounded Angel,1903
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