domenica 28 aprile 2013

Infuria sempre la bufera sulla Festa del 25 Aprile



Anche quest'anno, la Festa della Liberazione del 25 Aprile è stata pretesto per accendere e dividere gli animi, contrapporre faziosità ideologiche, invece di essere la doverosa occasione per  tener viva nella memoria la pagina storica che ha fatto uscire l'Italia dalla notte di una Dittatura e dalla tragedia 
 di una Guerra.
Nella cittadina di Alessio, per esempio, non si voleva permettere di suonare e cantare durante la festa pubblica della Liberazione,  il canto partigiano "Fischia il vento", reo di essere un canto troppo ideologicamente schierato e che poteva urtare la sensibiltà dei reduci di Salò; con altri presupposti e motivazioni, la condanna da parte di Grillo, condivisa dal suo movimento, che ha  addirittura parlato di "Morte del 25 Aprile"!
Contapposizioni che nascono, quasi fin da subito, da un equivoco storico mai definitivamente  chiarito,  la mancanza di una onesta analisi storica priva di ogni viscerale emotività, seppure ammantata di idealità.
In parte questo equivoco è stato affrontato dal Gramellini, in un suo "Buongiorno", sulla prima pagina de "La Stampa" dedicato al 25 aprile di quest'anno.
"A furia di attutire il senso del 25 aprile si è finito per ribaltarlo, riducendo la Resistenza alla componente filosovietica e trasformando le ferocie partigiane che pure ci sono state nella prova che fra chi combatteva a fianco degli Alleati e chi stava con i nazisti non esisteva alcuna differenza. La differenza invece c’era, ed era appunto politica” ha scritto Gramellini, aggiungendo: “Se avessero vinto i reduci di Salò saremmo diventati una colonia di Hitler. Avendo vinto i partigiani, siamo una democrazia”.





"Fischia il vento:
Fischia il vento ed infuria la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

...a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

Ogni contrada è patria del ribelle
ogni donna a lui dona un sospir
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

...nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

E se ci coglie la crudele morte
dura vendetta fara dal partigian
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

...ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

Cessa il vento, calma è la bufera
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!

...sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!
Fischia il vento ed infuria la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

...a conquistare la rossa primaver"






 da Canti partigiani (youtube)






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