photo by Alcide Sartori
Per presentare il XXIV Salone Internazionale del Libro, Ernesto Ferrero, Direttore editoriale della Manifestazione, ha poeticamente evocato i semi del tarassacro, fiore "caro ai giochi dell'infanzia":
"Lo scorso anno avevamo scelto come icona del Salone un albero rovesciato, con le sue belle radici per aria. Abbiamo cominciato un viaggio nella memoria, nei centocinquant'anni di storia unitaria, per capire che cosa siamo stati e da cosa veniamo. (...) Attraverso la storia e il romanzo, abbiamo capito le ragioni del nostro stare insieme, dove le diversità e perfino le opposizioni sono una ricchezza: il sale di una democrazia matura.
Al simbolo delle radici disvelate succede il soffione del tarassacro caro ai nostri giochi infantili; semi dal bianco piumaggio che volano e vanno lontano. l'ida del volo e della leggerezza si attaglia bene ai giorni di questa festa di primavera. (...) Ogni libro è un incontro amoroso, una scommessa sul futuro...."
dalla presntazione del Salone di Ernesto Ferrero
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