venerdì 27 maggio 2011

Le Sirene di Vinicio

                                                          da antico vaso attico


Le Sirene ci arrivano dal lontano Omero il quale  le ha evocate nell' ODISSEA. Nel poema immortale non hanno precise sembianze ma sono semplicemente cantatrici marine  abitanti un'isola del Mediterraneo e che nel canto sanno cone attirare e portare alla morte gli ignari sedotti naviganti.E le Sirene della'aritista Vinicio, arrivato in testa alla classifica degli Album più venduti in Italia dimostrando che ora il vento soffia favorevole alle cose che hanno la bellezza di un capolavoro, ecco, come sono le Sirene cantate dal cantautore Capossela? Da dove arrivano, da quali suggestioni e ispirazioni l'artista  si è lasciato sedurre?

                                                    una sirena secondo il pittore Max Klinger


                                                         Le Sirene cantate da Vinicio Capossela

"(......)

Le sirene
ti  assalgono di notte, create dalla notte
han conservato tutti i volti che hai amato e che ora
hanno le sirene
e ti cantano in coro e non sei più solo
sanno di te
e il meglio di te
è un canto di sirene
e si sente nel rimpianto
di quanto hai mancato
quello che hai intravisto e non avrai
loro lo danno solo col canto

(........)

Le sirene
non cantano il futuro, ti danno quel che è stato
ma il tempo non è gentile
e se ti fermi a ascoltare, ti lascerai morire
perchè il canto è incessante
ed è pieno di inganni
e ti toglie la vita
mente la sta cantando
Uu ùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù"

La canzone ci arriva con una musica dolce e soavemente civettuola e nel cd contiene  dopo una certa attesa la traccia fanciullesca e beffarda di un breve ritornello in serenese (lingua tutta da capire  e inventarsi), prende e cattura seppure nella consapevolezza che le sirene sono inganni, inutili attese e che  ci rubano il futuro, con la loro malìa nel cantare del passato e  nel dare solo il "nulla" dela morte.
"Liberarsi dalle afflizioni della speranza, giacchè l'attesa è tessitrice di inganni" è già un'aforisma dell'artista! Ma quando il canto è così arrendevolmente bello, come liberarsne? Legandosi ancora a un albero maestro? E del resto lo stesso Vinicio nella sua recente intervista rilascia a XL di Repubblica ha confessato al mondo: "Ero con l'acqua alla gola, circondato da mostri, mi ha salvato una...SIRENA"

                                            
   La bellissima  Sirena del  simbolista pittore Aristide Sartorio alla GAM di Torino


    Una sirena catturata della Rete: da dove arriverà? La domanda attende  possibili risposte.


                                                     (caricato da bunkertascabili risorsa Youtube)
                               

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