"... Mando messaggi d'inchiostro nero, nero
nel nero nero
otto braccia per abbracciarti
otto braccia mi mancano
otto braccia per ritrovarti
otto braccia mi mancano
E quando infine io ti troverò
cento ventose io ti attaccherò
E danzeremo insime
Questo polpo d'amor..."
Se nell'ultimo Album di Vinicio Capossela, "La Lancia del Pelide" rappresenta la canzone più dichiaratamente d'amore, "Polpo d'amor" è il testo dell'artista più sensualmente tentacolare, più perversamente abissale...Un eros vissuto attraverso la profondità dell'inconscio collettivo, dell'immaginario umano, della universale creatività, come sospirata attesa e spinosa assenza.
E' l'arte erotica orientale ad offrire al polpo il suo archetipo di "monstrum": nel suo significato originario di prodigio e fascinazione. Qui una stampa del grande artista giapponese Hokusai.
Una scultura polpoumana inquietante e metamorfica...
I tentacoli del polpo ispirano echi marini ed immaginari nella fertile creatività dei tatuaggi.
Un sublimato nudo fotografico con polpo-femminea-capigliatura.
(Le opere senza fonte sono tratte dal libero mare della Grande Rete in attesa della citazione d' autore)
(by pintulus risorsa YouTube)
Un polpo sensualissimo e avvolgente come la musica suonata insieme ai Calexico
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