mercoledì 11 gennaio 2012

La rosa nel canto di Gabriela Mistral

                             Gabriela Mistral (immagine dal sito lacasadellapoesia.com)


Era il 10 gennaio del 1957 quando moriva la poetessa cilena Gabriela  Mistral, prima donna latinoamericana a vincere il Nobel nel 1945. Gabriela vivificava la forza e l'intensità della poesia anche come donna educatrice e femminista, e nella scelta del suo nome d'arte si può forse anche cogliera il rifiuto di un nome natale anche dal forte richiamo a una  cultura  clericale edificante (il suo vero nome era Lucila de  Maria del Perpetuo Soccorro Godoy Alcayaga) e l'attaccamento invece a una classicità nella modernità della poesia che nel cantare l'amore e  il dolore, servendosi di metafore floreali  come quella della rosa, fa intuire un invisibile e lontano richiamo a una tradizione che va dai poeti  provenzali fino alle voci ermetiche a lei più vicine.
La rosa del resto è figura centrale anche nell'arte non solo nella poesia.

"La ricchezza del  centro della rosa
è la ricchezza del tuo cuore
aprila:
il tuo dolore è ciò che rinserra.
Aprila in un canto
o in un disperato amore.
Non proteggere la rosa:
ti brucerebbe con il suo splendore"
 Gabriela Mistral  (poesia La rosa tratta dall'Agenda Letteraria 2012)

                                                       Dalì, La rosa meditativa



     Rosa nella mano  una bella foto ripresa dal blog (www.e-citazioni.com) di Rita Baccaro

E che dire delle tante rose cantate? Evidente immagine della sensualità e sessualità femminile!
   L'important c'est la rose cantava negli anni sessanta Gilbert Becaud (risorsa YouTube)



Riccardo del Turco, L'importante è la rosa " la cantò nella versione italiana.
  In quegli anni i successi internazionali diventavano subito cover per i cantanti in voga da noi, la canzone è stata ripresa anni dopo, cantata  da Del Turco insieme a Fontana, Meccia, e Fidenco, come "I SUPER QUATTRO"

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