L'emozione del Profesore cantante e autore nasceva dal riascoltare la registrazione del cameo che Mina, con la sua voce pronta a sfidare il tempo, nella sua canzone gli augura:
"Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo più ti dicono di si
e se hai le mani sporche che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà"
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo più ti dicono di si
e se hai le mani sporche che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà"
Si, Professore continua a scrivere le tue canzoni che parlano d'amore e di vita sociale, di mito e di cronaca, che canta i nomi e le città, i sogni e le illusioni, e pure le paure e i cedimenti, la stanchezza ma anche la fierezza.
(Antonio Miredi)
In quel primo Album del 1971, intitolato "Parabola" c'era anche "Luci a San Siro" una canzone ripresa da Veccchioni con un suo testo e musiche di Andrea Lo Vecchio e Giorgio Antola. Nell'ultimo doppio Album antologico "I colori del buio" che festeggia i quarant'anni di carriera degli Album, "Luci a San Siro" ritorna con un arrangiamento nuovo e la sorpresa, nel bel mezo della canzone, della voce di Mina.
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