mercoledì 30 ottobre 2019

TUTTE LE DONNE IN DALIDA


In prima assoluta, al Teatro degli Audaci, Carol Lauro, in scena con uno spettacolo fra musica e prosa, mette a nudo la sua anima femminile, cantando Dalida.



                                          Carol   Lauro

Je suis toutes les femmes/ je vis vos joies et vos mélodrames/ je suis sentimentale et parfois femme fatale aussi...”

E' il 1980, e questa bella canzone di Lana e Paul Sebastian, gioiosa ma con un suo lato di oscurità, consacra definitivamente Dalida star internazionale all'americana, che può permettersi di cavalcare tutte le mode fino alla disco music e cantare gli autori più intimi e raffinati, circondarsi di ballerini e lustrini, e portare la maschera malinconica di Pierrot.
Vivendo con le canzoni tutte le stagioni della vita, e come la sanno vivere solo le donne, con totale passione o totale disperazione.
Per capire lo spirito dello spettacolo che Carol Lauro si appresta a portare in scena, un omaggio-sogno in cui c'è la Dalida delle sue canzoni più rappresentative e nello stesso tempo l'anima e il corpo di una donna, bisogna partire da qui. Da questo miscuglio di melodramma e interiorità, frivolezza e profondità.
Uno spettacolo quindi di prosa e canzoni che è un atto d'amore verso la vita, un inno all'amore dell'amore, anche nella consapevolezza di un dolore sempre in agguato.
Avendo la musica a scorrere nelle vene, e in questo caso la smisurata ammirazione verso Dalida,  e le sue interpretazioni musicali.
Con la partecipazione dell'attore Chirstian Moschettino, Carol Lauro canta diciotto canzoni di Dalida, 18 come il titolo degli anni di una delle sue canzoni più belle.
A Carol, strappandole un po' di tempo, fra una prova dello spettacolo e una corsa in auto, abbiamo rivolto qualche domanda:
- A portare in scena Dalida o le sue canzoni, diverse sono le donne nel mondo, anche in Italia. In cosa si differenzia il tuo spettacolo?
Il mio non è uno spettacolo teatrale o musicale attraverso la vita di Dalida. Canto Dalida ma nello spettacolo c'è la storia di una donna, per esempio la mia.”
-Come è nata l'idea di “Je suis toutes les femmes, Sognando Dalida”?
Con l'incontro e il confronto con il regista, Gianni Milano. Ma è uno spettacolo maturato anche in questi miei ultimi anni, attraverso viaggi e canzoni, alcune portate per esempio a Serrastretta, il paese calabrese delle origini di Dalida, dove l'Associazione Dalida tiene viva la memoria della cantante italo-francese nata al Cairo, con un Museo e manifestazioni annuali. Viaggi e incontri, anche importanti, come quello con Luigi Gigliotti, il nipote di Dalida, che mi ha donato consigli, cose preziose come una maglietta appartenuta alla zia. Questa maglietta la indosserò anche in scena, un modo per sentire Dalida sulla pelle”
-Emozionata?
Si, tantissimo! Emozionata e tante altre cose.”
Appuntamento allora al Teatro degli Audaci, a ritrovare un pizzico di nostalgia, la gioia del cuore, e tante altre cose...
Antonio Miredi










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