Il giudizio diffuso della politica e della finanza internazionale sull'esito delle elezioni italiane può essere sintetizzato nell'ultima copertina del giornale inglese l'Economist, con Grillo e Berlusconi e il titolo lapidario "Arrivano i clow". Una sentenza inappellabile di scherno e condanna.
Povera Italia, o poveri pagliacci? I Pagliacci come "maschera" sono talmente un mondo altro che non possono essere schiacciati e ingabbiati solo nella categoria della politica.
Per sfiorare la profonda alterità del loro "mondo" e del loro essere "archetipo", si può fare un viaggio emozionante che attraversa l'arte e la poesia, il cinema e la letterature, il teatro e la musica...
Il viaggio-omaggio ai clown può iniziare con gli occhi di Fellini, le note di Rota, il volto di Masina-Gelsomina, la voce di Mina.. (Antonio Miredi)
La leggera tragica poesia dei "Clown" di Fellini, la nostalgia di una mondo interiore perduto...
Il tema musicale "Gelsomina" del film "La strada" di Fellini-Rota con la voce degli Avion Travel. Il mistero dell'amore e dei clown...
Mina in "Vesti la giubba"
Recitar! Mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico,
e quel che faccio!
Eppur è d'uopo, sforzati!
Bah! sei tu forse un uom?
Tu se' Pagliaccio!
Vesti la giubba,
e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invola Colombina,
ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor
Ah, ridi, Pagliaccio,
sul tuo amore infranto!
Ridi del duol, che t'avvelena il cor!
Dallo spartito dei "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo
"Send in the clown", il titolo della copertina dell'Economist richiama la canzone dolce e malinconica cantata da Barbra Streisand
Barbra Streisand, Send in the clown
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