Le parole muoiono. Le parole muoiono anche quando non sappiamo rispettarle svilendole, facendole perdere senso, e non le usiamo con la cura e la passione
Tra
le tante cose del nostro pianeta che stanno morendo ci sono anche le
parole, per questo bisogna avere tanta cura e tanta passione delle
parole
Chandra
Livia Candiani
Non
sono i linguisti a preoccuparsi se una parola muore, non sono i
linguisti a circondare di passione la parola. I linguisti sono
scienziati della parola che si limitano a studiarle lavorando in
maniera neutra sui significati e i significanti delle parole.
Sono
i poeti a prendersi cura della parola circondandola di attenzione e
tenerezza. Accarezzandola, inseguendola, a volte anche maltrattandola
per l’amore verso lo stesso rispetto della parola quando si nega o
la si lascia svilire per gli usi anche più infami.
Fin dalla mia
più tenera età, da quando ho cominciato a prendere “
consapevolezza della parola, ho posto uno sguardo poetico sulla
parola.
Già all’asilo i cartelloni alfabetici, con le lettere
accompagnate dalle immagini che potevano indicarle, provavo stupore
verso la maniera magica con cui le lettere erano capaci di
trasformarsi in immagini e farsi vita, desiderio, curiosità,
meraviglia
A
come ape, B come bicicletta, C come cavallo....
Non importa se
filosoficamente le parole sono solo convenzioni sociali come
affermano i nominalisti o se intrinsecamente possiedono la realtà
come credono i realisti.
Una volta che storicamente abbiamo dato a
una parola un suo preciso significato dobbiamo imparare a difendere
il suo senso pregnante ribellandoci ogni volta che se ne fa un uso
meramente strumentale, in modo subdolo o indifferente.
Le parole
muoiono quando le priviamo di una loro anima, riflesso della nostra
consapevolezza.
Muoiono anche quando crediamo che vivano sempre
tra di noi perché le usiamo senza farci caso, senza darle un senso.
Antonio Miredi
Sono i poeti a prendersi cura della parola circondandola di attenzione e tenerezza. Accarezzandola, inseguendola, a volte anche maltrattandola per l’amore verso lo stesso rispetto della parola quando si nega o la si lascia svilire per gli usi anche più infami.
Fin dalla mia più tenera età, da quando ho cominciato a prendere “ consapevolezza della parola, ho posto uno sguardo poetico sulla parola.
Già all’asilo i cartelloni alfabetici, con le lettere accompagnate dalle immagini che potevano indicarle, provavo stupore verso la maniera magica con cui le lettere erano capaci di trasformarsi in immagini e farsi vita, desiderio, curiosità, meraviglia
Non importa se filosoficamente le parole sono solo convenzioni sociali come affermano i nominalisti o se intrinsecamente possiedono la realtà come credono i realisti.
Una volta che storicamente abbiamo dato a una parola un suo preciso significato dobbiamo imparare a difendere il suo senso pregnante ribellandoci ogni volta che se ne fa un uso meramente strumentale, in modo subdolo o indifferente.
Le parole muoiono quando le priviamo di una loro anima, riflesso della nostra consapevolezza.
Muoiono anche quando crediamo che vivano sempre tra di noi perché le usiamo senza farci caso, senza darle un senso.
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