martedì 18 febbraio 2025
NARRAZIONE ED EVOCAZIONE NELLA MOSTRA DI MARCO D'APONTE E GLORIA FAVA
A Torino la mostra DUE DI QUADRI alla Galleria Febo e Dafnei>
----- Marco D'Aponte e Gloria Fava, uniti in questa mostra e nella vita, ripropongono momenti del loro rispettivo percorso creativo nella intreressante mostra di Torino alla Galleria Febo e Dafne, in cui fumetto e pittura dialogano intrecciati in maniera parallela e distinta,con la colloborazione della Coopetativa Letteraria e visibile finpo al 1° marzo 2025.
Noto più come autore di fumetti, Marco D'Aponte non ha mai trascurato la pittura rimanendo fedele alla sua ispirazione prettamente narrativa con le diverse storie raccontate nelle pubblicazioni a fumetti riferite a precise fonti letterarie o storiche, senza però concedersi a un suo inviduale intimo psicologismo, privilegiando invece quella psicologia mitica collettiva che rende eroici e popolari i protagonisti scelti.
Eroi dello sport, protagonisti reali o immaginari riemersi da antiche e nuove letture, passioni giovanili pronte a imporsi con un occhio rappresentativo sovente ironico e sornione e con quel gusto anche un po' gotico, caro a certa tradizione letteraria e figurativa piemontese erroneamente ritenuta marginale. Il Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, lo spirito intraprendente di Tazio Nuvolari, e per arrivare a una delle ultime pubblicazioni, il genio artistico di Rubens, riproposti in maniera empaticamente coinvolgfente da non lasciare indifferenti i lettori.
La compenetrazione tra pittura, illustrazione, disegno e pittura risulta così ben amalgamata da invogliare a volte l'artista a intervenire nel lavoro della scrittura come sceneggiatore. Una conferma in prima persona della idea di letteratura disegnata che finalmente riscatta e ripropone il fumetto nella sua piena dignità artistica.
Profondamente ed esplicitamente evocativa l'ispirazione della pittura di Gloria Fava il cui percorso si affida ai ricordi, emozioni, sentimenti, vissuti nella realtà personale e collettiva. Trasfigurati ed epifanici, frutto fertile di ideali e sogni. Volti e spazi avvolti da una sospensione onirica del tempo, Uno spazio desiderante immaginario che parte da materiali tradizionali come la tela, la carta, i pigmenti per poi non disdegnare anche la reintrepretazione digitale. Un lavoro in cui la ricerca artistica può trovare soluzioni nuove e un estro originale rispetto alla sua attività in ombra di lavoro editoriale o di oganizzatrice di eventi espositivi.
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